lunedì 15 dicembre 2014

John Coltrane - Body and Soul


Da cosa cosa scaturisce la voglia di carezze? Da un pezzo ascoltato per sbaglio, dalla vista di un cuscino in più sul tuo letto, oppure dal muso dell'orso di peluche che ormai son 2 anni che si chiede il perché è rinchiuso nell'armadio, lontano dagli occhi della gente?
Dalla voglia di prendersi cura di una persona speciale, quando la voglia di ricevere carezze si manifesta col farle per primo, senza aspettarsi niente in cambio, pensando al fatto che quando tocchi una persona, per la sola esistenza del tatto anche lei indirettamente tocca te...

Oppure sarà questa pioggia e questo pezzo che va avanti da ore, quasi in loop, forse con la voglia di farsi un po' male a ricordare che in un periodo lontano c'ero anche io su questo letto a ricevere qualche carezza


...e poi venir salvato in extremis da Billie's Bounce! Benedetto il random di spotify!

venerdì 12 dicembre 2014

Tool - The Patient


Uno dei pezzi che più adoro dei Tool, questo strano gruppo capace di descrivere l'animo umano e le sue bassezze, ma anche le sue imponenti infinità. Questo pezzo in particolare mi ricorda una delle caratteristiche dell'essere umano che più odio in assoluto: La mancanza di cura per le relazioni.
C'è gente capace di coltivare delle relazioni per anni, con estetica costanza esteriore, con belle parole, splendidi toni, discorsi vaghi ed approssimativi, mai oltre i limiti della forma e soprattutto del contenuto. Queste persone viste da fuori, coltivano costantemente delle splendide relazioni, per l'appunto solo esteriormente belle ed intense, fatta magari anche di un sacco di risate, ma principalmente basate sul nulla. C'è gente che coltiva e coltiva e coltiva con costanza, fa fiorire alberi magnifici ed imponenti, ed infine come se nulla fosse gli mette fuoco, per poi usarne le ceneri utili a disegnare l'albero dei propri sogni sul muro...
La pazienza di coltivare cose inutili, avendo pazienza per coltivare prima o poi gli alberi giusti..
come se ci fossero alberi sbagliati ed alberi giusti...
La gente vuole solo estetica.

mercoledì 10 dicembre 2014

La semina


Il buddismo della semina, è questo uno dei concetti definitivi di questo buddismo, ovvero seminare tante cause, più positive possibili senza pensare al raccolto, ma curando curando e curando il gesto della semina. Come può l'ambiente non rispondere in egual misura? Se la cura è tanta, il frutto sarà pregiato, è logico! 
Com'è bello quando l'ambiente risponde in questo modo! Erano mesi che aspettavo queste risposte, così chiare, così evidenti, nascoste alla mia vista dai miei stessi occhi e da un filo di mancanza di coraggio nel fare le domande giuste! E' così sorprendente la realtà, a prescindere dal giudizio, che mette proprio allegria!

L'ambiente risponde e dunque evidentemente è la strada giusta. 

La Realtà, parte 1

Che liberazione. Una gioia immensa nel vedere la realtà per com'è:
Federica ha avuto timore di me e si è allontanata senza voler faticare nemmeno un istante! 

Scoprire che tutte le mie paranoie, che i miei desideri di relazione umana con una persona che consideravo speciale, son stati tutti fittizi, beh, è stata una grande liberazione. Liberazione dal desiderio di volerci per forza avere a che fare, di voler creare qualcosa che non è assolutamente ricambiato in nessun modo. Prima volta che mi succede questa cosa in vita mia, stranissima tra l'altro, visto che quello che ci ha subito son stato io!

Altra cosa importante imparata da questa vicenda:
Nei rapporti unilaterali, coltivati solo da un lato del campo, basta un solo giorno di mancata irrigazione o un piccolo errore di fondo, da distruggere tutto il raccolto, da rovinare tutto ciò che è stato fatto. Mi serva come monito per il futuro! Certi errori non vanno ripetuti, sopratutto quando sono così grossolani! Cose naturalmente iper perdonabili in una relazione umana biunivoca... bah! va benissimo così

la realtà, gioiosa e felice a prescindere dal giudizio sulla vicenda, dal concetto occidentale di positivo o negativo! 

domenica 7 dicembre 2014

Novembre - Everasia


Questo pezzo sa di passione pura, passione esistenziale oserei dire. Questa è gente che va fino in fondo al significato di sofferenza perché ha sinceramente capito che la felicità sta esattamente sotto, sotto ogni cosa, ogni stato d'animo dell'essere umano, degli esseri viventi. 
Questa pezzo trasuda di passione per la vita, per quanto dicano del gothic e del death metal, i Novembre hanno capito che l'unica via è "considera gioia e sofferenza allo stesso modo. Quando c'è da gioire, gioisci, quando c'è da soffrire, soffri".
Questo pezzo parla di felicità, della sua ricerca! Meraviglioso!



La più consistente scoperta che ho fatto da un sacco di tempo ma che ho avuto il coraggio di palesare in continuazione per più di 3-4 mesi consecutivi è che non ho più voglia di perdere tempo.
Non avrei bisogno di iniziare un nuovo blog, se non per il desiderio di scrivere solo per me stesso, senza alcun vincolo di forma, colori e scale da utilizzare. Il mio desiderio è di riuscire a curare la mia scrittura alla stessa velocità dei miei pensieri, con la stessa cura, con lo stesso radicato e profondo rispetto per la mia persona. 
Da quando ho conosciuto internet, ovvero 13 anni fa, mi son sempre sforzato con tutte le mie forze di non creare personaggi, di non inventare nulla, di essere il contenuto e non il contenitore. Di mostrarlo, senza alcun timore.
E' ciò che sto cercando di fare ogni istante della mia vita da più di un anno a questa parte, in un cammino sempre più intrigante e sempre più denso che mi ha portato ad iniziare a praticare questo buddismo. Ora che le porte son spalancate, voglio sinceramente levare ogni muro possibile e volare libero, libero dal giudizio su me stesso e dunque dal giudizio degli altri nei miei confronti! Qui sarò nudo, sarò crudo, sarò dolce, sarò tutto ciò che sono, forse per la prima volta dopo 13 anni di blogging selvaggio!