venerdì 12 gennaio 2018

I miei figli dimenticheranno

Breve post, un po' per salvare e mettere da parte un testo che mi ha colpito molto, non so quale sia la fonte ma poco importa!


Il tempo, inesorabilmente, svuoterà gli occhi dei miei figli, che ora traboccano di un amore poderoso e incontenibile. Toglierà dalle loro labbra il mio nome urlato, cantato, sillabato e pianto cento, mille volte al giorno. Cancellerà – un po’ alla volta oppure all'improvviso – la familiarità della loro pelle con la mia, la confidenza assoluta che ci rende praticamente un corpo solo. Con lo stesso odore, abituati a mescolare i nostri umori, lo spazio, l’aria da respirare. Subentreranno, a separarci per sempre, il pudore, il giudizio, la vergogna. La consapevolezza adulta delle nostre differenze.

Come un fiume che scava l’arenaria, il tempo minerà la fiducia che mi rende ai loro occhi onnipotente. Capace di fermare il vento e calmare il mare. Riparare l’irreparabile, guarire l’insanabile, resuscitare dalla morte.

Smetteranno di chiedermi aiuto, perché avranno smesso di credere che io possa in ogni caso salvarli. Smetteranno di imitarmi, perché non vorranno diventare troppo simili a me. Smetteranno di preferire la mia compagnia a quella di chiunque altro, e guai se questo non dovesse accadere.

Sbiadiranno le passioni – la rabbia e la gelosia, l’amore e la paura. Si spegneranno gli echi delle risate e delle canzoni, le ninne nanne e i C’era una volta termineranno di risuonare nel buio.

Con il tempo, i miei figli scopriranno che ho molti difetti, e, se sarò fortunata, ne perdoneranno qualcuno.

Saggio e cinico, il tempo porterà con sé l’oblio. Dimenticheranno, anche se io non dimenticherò.

Il solletico e gli inseguimenti (“Mamma, ti prendo io!”), i baci sulle palpebre e il pianto che immediato ammutolisce con un abbraccio. I viaggi e i giochi, le passeggiate e le febbri alte. I balli, le torte, le carezze mentre si addormentano piano.

I miei figli dimenticheranno. Dimenticheranno che li ho allattati e cullati per ore, portati in fascia e tenuti per mano. Che li ho imboccati e consolati e sollevati dopo cento cadute. Dimenticheranno di aver dormito sul mio petto di giorno e di notte, che c’è stato un tempo in cui hanno avuto bisogno di me quanto dell’aria che respirano.

Dimenticheranno, perché è questo che fanno i figli, perché è questo che il tempo pretende.

E io, io, dovrò imparare a ricordare tutto anche per loro, con tenerezza e senza rimpianto. Gratuitamente. Purché il tempo, sornione e indifferente, sia gentile abbastanza con questa madre che non vuole dimenticare.

giovedì 1 giugno 2017

Bluvertigo - Comequando


Come quando ti gridano nell'orecchio
Come quando sono inseguito
Comequando mi chiedono aiuto
Come quando non sono a mio agio
Come quando sprofondando
Come quando non trovo le parole adatte
Mi fidero' di te
Quando anche tu ti fiderai di me
Ma chi dei due inizia per primo

Ognuno ha le sue manie
Ognuno ha le sue chiusure
Ognuno ha le sue paure

Ognuno ha i suoi segreti e proprio per questo
Il mio non si puo' svelare

Come quando dimentico le cose
E mi accorgo solo io
Come quando perdo l'orientamento
Come la luce dell'ascensore
Come nei sogni in cui continui a cadere
Oppure non ti riesci a svegliare

Ti fiderai di me
Solo se io mi fidero' di te

Ognuno ha le sue manie
Ognuno ha le sue chiusure
Ognuno ha le sue paure

Ognuno ha le sue perversioni
Ognuna ha le sue ossessioni
Ognuno ha le sue deviazioni

Ognuno ha I suoi segreti
E proprio per questo
Il mio non si puo' svelare

sabato 8 aprile 2017

Devin Townsend - Life is all Dynamics




Winter hides the dead
Just like summer ends too soon
Springing forth the new knowing
Autumn is the tomb
And I'll wait for you
'Cause it's waiting for you

Living hides the dead just like
Suns and earth and moon
Springing forth the new knowing
Flowers need to bloom
And I'll wait for you
'Cause it's waiting for you

Unsure? Well, here's help with the wait
The heavens move and the earth will quake
And now god has failed as a metaphor
There's only awe forever more

'Cause...
Life is all dynamics
Life is all... dynamics
There's life in all dynamics
Life is all dynamic [x3]

Unsure? Well, here's help with the weight
There's only "god" for "heaven's" sake
There's only one key to unlock the door
You must get the metaphor



è proprio vero. Dobbiamo solo cogliere la metafora, ed il metodo più semplice, forse l'unico nell'ultimo giorno della legge, è quello di cogliere l'esatta natura di se stessi: tutti i fenomeni. 
Non siamo altro che Dei onnipotenti nel nostro universo e lo siamo sempre stati, creatori di tutto il cielo e la terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Risvegliarci a questo è il miglior gioco che abbiamo mai ideato, il miglior scherzo che abbiamo mai architettato! Ci siamo voluti dimenticare di questo nell'infinito passato, come espediente. La curiosità, lo spirito di ricerca è causa/effetto del nostro terribile bisogno di essere consapevoli! 
Oh ma son sicuro che prima dell'ultimo respiro mi ricorderò di tutto questo! Nel frattempo ci lavoro per ricordarmelo sempre di più.


domenica 12 marzo 2017

Dipinti

Dipinti,
di fiori che coprono buchi
di buchi che divorano cuori
di fiori che dimorano in buchi
di buchi che rimangono fuori

mercoledì 1 marzo 2017

La Rivoluzione Umana

Noi non siamo la rivoluzione umana degli altri
noi non siamo i modi in cui gli altri ci riprendono durante i nostri errori
Nessuno ci può obbligare a fare la nostra rivoluzione umana pur di non fare la propria,
ma se ci obbligano, sfidiamoci a farlo per noi e per loro
Sfidiamoci ad esser dolci noi stessi
anche quando gli altri non lo sono con se stessi e con noi
Sfidiamoci ad esser gentili con gli altri
affinché si possa esserlo con noi stessi

giovedì 15 dicembre 2016

Le capacità acquisite

C'è gente come me che per lungo tempo ha sperato che esistesse solo l'apprendimento per esempi positivi, per intuizione, con connessione col mondo stesso, senza la necessità di uno sforzo.
C'è gente come me che da questa visione incompleta della vita ci ha spremuto tanta sofferenza, tanto rancore, forse odio, sicuramente molta difficoltà.

Quest'anno non è stato un anno di merda. E' stato un fantastico anno di merda, dove merda sta per "non c'avevo voglia di coltivare 100 e raccogliere 1, avevo voglia di coltivare 100 e raccogliere 200". Quest'anno è stato piuttosto duro ma estremamente rivoluzionario. Rivoluzionario perché ho capito tante cose tramite gli esempi negativi, tramite il "chi sbaglia paga ed i cocci sono porcamadonna taglienti suoi" e tramite il prendersi la responsabilità di tutte le cose che ti succedono.
Sia chiaro. E' una gran rottura di coglioni prendersi la responsabilità. E' esaltante a volte, ma spesso è una grande rottura di cazzo. E' dura, ci vuole costanza, ci vuole pazienza e perseveranza, bisogna non smettere mai di stringere la manina di questa gioiosa bambina di nome "responsabilità" perché questa stronza scappa e va a nascondersi negli anfratti della tua mente: nel senso di colpa, nella paura di sbagliare, nella paura della paura, nelle sofferenze mai risolte, nei traumi infantili. Questa piccola stronza si nasconde e sa farlo molto bene.  E quando la scopri e la tiri fuori, questa piccola stronzetta con l'altra manina libera si appiglia a tutto ciò che ha usato per nascondersi. Ed allora esce fuori di tutto. Escono fuori biciclette rotte, rottami, tubetti di dentifricio mai finiti che si erano ben conficcati nel culo della psiche e ci stavano bene, piccole depravazioni scolaresche, oppure le migliori... escono fuori i traumi infantili. Il bullismo, le urla di tuo padre, la paura che la famiglia si spezzerà, la paura di essere sfrattati, la paura di perdere gli amici. 

Quanto è bella questa piccola stronza Responsabilità. Con le sue dolci umili manine, senza chiederti scusa, ti porge tutto ciò che ha afferrato, ed un po come il fedele gatto che ti porta gli insetti morti davanti alla porta di casa, la piccola bambina stronza Responsabilità ti porge tutte le tue insicurezze e ti ricorda che lei si è nascosta dietro di queste solo perché tu piccolo stronzetto le avevi lasciate così, irrisolte...

Ed allora ben venga la piccola stronza fiammiferaia Responsabilità, perché anche se puzza, anche se vive nello sporco nella merda della tua psiche, ha comunque un bel visino paffutello. Magari sporco, ma pur sempre tenero e paffutello. 

Quest'anno la rivoluzione è stata accettare che si può essere fifoni, che si può essere irresponsabili, che si può e sicuramente si sbaglierà, senza per questo perdere valore come essere umano. E poi accettare di non saper coltivare l'amore, accettare che spesso scappo, accettare che il coraggio non è una cosa che esiste in natura, accettare che gli amici, anche quelli più intensi, possono dirti addio per sempre dopo degli errori. Accettare di perdere una sorta di anima gemella che ad un certo punto era diventata più gemella nel lato oscuro che nelle luminosità.
Saper sopravvivere a tutto questo, acciaccato all'apparenza, ma in realtà stanco dal grande allenamento fisico... beh penso che il prossimo anno avrò dei muscoli ancora più forti per sradicare la merda dalla mia vita. Penso che quest'anno sia stato solo la preparazione atletica del magnifico sport che farò d'ora in avanti col sorriso! 

ps. l'allenatore puzza da far schifo. E ti piscia le scarpe di nascosto e forse ti tromba anche la madre



venerdì 9 dicembre 2016

Jeff Buckley - Last Goodbye



Ma si, gli addii non fanno poi così tanto male quando sono sacrosanti e tutto sommato lasciano anche un gran sorriso oltre ad una certa amarezza. Ormai son sufficientemente conscio di aver avuto a che fare con una persona che non è mai esistita, se non quando si impegnava ad essere ciò che vorrebbe diventare, se non quando si impegnava a considerare non solo la sua sofferenza ma anche quella degli altri, se non quando si impegnava a non credere per prima cosa alle sue paure, ma a dare spazio a tutte le possibili spiegazioni...
ma visto che non credo agli addii, arrivederci! Perché so bene che il potenziale inespresso verrà fuori, sicuramente non grazie a me ma solo grazie a se stessa. Buona rivoluzione umana!




venerdì 25 novembre 2016

L'inutilità del voler per forza affrontare i conflitti, sempre e subito


L’errore di farsi spingere al limite e l’errore di spingere l’altro al limite. È una doppia mancanza di rispetto nei miei confronti. Senza considerare la doppia mancanza di rispetto nei confronti dell’altro. Voglio imparare a far decelerare i conflitti, a farli rallentare per mostrare a me e all'altro che la realtà è molto più delicata di quel che sembra di vedere dal finestrino di una macchina che corre impazzita. Bisogna avere il coraggio di fermarsi. O quantomeno di andare ad una velocità che sia compatibile con la attuale capacità degli occhi di vedere la strada, di vedere il panorama e di godersi tutto. Questo di sicuro è un ottimo buon proposito che mi pongo da oggi! E la cosa mi fa sorridere con soddisfazione.

Bisogna aver davvero il coraggio di amare lasciando andare chi si ama...

domenica 16 ottobre 2016

Tutto cambia in un istante

E' incredibile quanto una semplice lettura, possa trasformare una giornata intera.
E' incredibile quanto una semplice lettura sia in grado di trasformare il tuo stato vitale un po infernale ed affaticato in una sfida emozionante ed un nuovo inizio.

Grazie Eli, per la tua capacità di farmi riflettere su me stesso, sulla tua capacità di farmi sentire veramente mediocre specchiandomi sul tuo impietoso giudizio e sulla tua profonda cecità. Grazie per farmi toccare il fondo della mia esistenza, della mia autostima, perché una volta toccato il fondo mi hai strappato una dolce risata, grande compassione, profondo rispetto e nuovo slancio nel volerti bene! 

D'ora in poi sarò l'ingegnere di The Big Bang Theory! :) in effetti mi son sempre visto così bruttino fisicamente... la cosa splendida è vedere come lo stato vitale degli altri sia in grado di farti specchiare sui loro specchi distorti, sui miei specchi distorti, e trasformarmi da cigno in orco, ed ora finalmente di nuovo cigno. 

Son meglio di ciò che lei crede d'aver visto, di ciò che la sua memoria ricorda e sulla pelle che ora ripudia, è talmente evidente agli occhi delle persone e soprattutto di me stesso, che non posso far altro che gioire per l'ennesima sfida di migliorarmi ancora di più, di mostrare senza paura ciò che sono, nonostante il giudizio impietoso e parziale che le persone coinvolte emotivamente possono dare.