domenica 21 febbraio 2016

Il bullismo

Ci deve essere qualche oscuro motivo per il quale i bambini subiscono il bullismo. Vorrei tanto capire il perché è dovuto capitare a me. A furia di praticare il buddismo sta riaffiorando tutto alla luce. Ed è così doloroso a volte da spezzare il fiato. E' una lotta continua che non da tregua, che mi perseguita soprattutto nei periodi di stanchezza o debolezza. E' inutile negarlo, la mia vita è stata ed è tuttora pesantemente segnata dal bullismo, soprattutto quello psicologico, oltre che quello fisico. In tutti i campi, dalla poca comunicazione con la famiglia, agli attuali problemi che ho nel coltivare l'amicizia o le relazioni complesse, o i semplici legami amorosi, o il mio essere incomprensibile e timido, o l'aver paura di comunicare a livelli ancora più profondi, senza catene, senza vincoli, senza sentirmi auto-castrato, senza avere il timore di chi ho davanti.

Le incomprensioni con Elisabeth non sono altro che un espediente per far sfogare la violenza che ho dentro, violenza subita e che ora in qualche modo sputo fuori per depurarmi da questo veleno che da sempre mi segna l'esistenza e me la rende veramente dura e complicata,e non sono altro che un espediente per lavorare sulle ferite che per troppo tempo ho lasciato coperte e nascoste e che ora per la legge di causa ed effetto, sono diventate ancora più dolorose di prima, ed ancora più infette, rimaste senza cura per così troppo tempo.

In questi momenti mi viene da ripensare a mio cugino Antonio, a come gli volevo bene, a com'è una persona piuttosto chiusa in se ed a come ora ho smesso di volergli bene, almeno superficialmente. Da sempre so che ho smesso di volergli bene quando in qualche modo è stato complice della sassaiola che ho subito alle medie e che mi ha fatto rischiare di morire e mi ha fatto scappare in preda al terrore, con una psiche segnata dal pensiero che in quel momento non avevo nessuno accanto a me, nessun amico, nessun conforto, nessuna persona che evitasse che mi lanciassero i sassi. Mi viene ancora da piangere a quel ricordo, e per fortuna piango a dirotto, perché finalmente posso affrontarlo senza scappare. E scrivere, per quanto io odii scrivere solo di cose infelici e di sofferenze, è l'unica via per esprimere qualcosa che ho dentro da sempre...
Non ho smesso di volergli bene ad Antonio, ed un po' questo pianto me lo dimostra. Io non so se in qualche modo lui mi ha difeso o se ha lanciato i sassi anche lui, e forse non lo saprò mai visto che l'ho allontanato, però so che il rapporto con lui è stato disintegrato da quell'evento. E a guardarmi dentro vedo tante relazioni di amicizia o d'amore in cui sono coinvolto o lo sono stato, che sono in qualche modo messe in difficoltà da mie paure che non riesco ad esprimere a parole, parole che ho sempre soffocato e che solo ora ho il coraggio di esprimere più che posso, un po' per sputare il veleno. 

Io credo che ci sia un perché profondo nel bullismo che ho subito, non un semplice caso. Niente succede per caso. C'è qualcosa che devo ancora imparare grazie a queste dolorose ferite, probabilmente ad usarle per alleviare il dolore di chi come me ha subito queste cose da sempre fin da piccolo, si ritrova a 33 anni ancora paralizzato da cose successe 22-25 anni fa, per 6 anni continuativi che mai dimenticherò nemmeno nei dettagli. Per fortuna si può ancora piangere per fatti successi tanto tempo fa, per fortuna, perché sennò non saprei in che altro modo sfogarmi ora.

So solo che voglio usare questa sofferenza per alleviare quelle altrui, in qualche modo, spero il prima possibile. Almeno sarà servito a qualcosa, ed il perché che ho sempre cercato fin da piccolo sarà questo. 


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