venerdì 25 novembre 2016
L'inutilità del voler per forza affrontare i conflitti, sempre e subito
L’errore di farsi spingere al limite e l’errore di spingere l’altro al limite. È una doppia mancanza di rispetto nei miei confronti. Senza considerare la doppia mancanza di rispetto nei confronti dell’altro. Voglio imparare a far decelerare i conflitti, a farli rallentare per mostrare a me e all'altro che la realtà è molto più delicata di quel che sembra di vedere dal finestrino di una macchina che corre impazzita. Bisogna avere il coraggio di fermarsi. O quantomeno di andare ad una velocità che sia compatibile con la attuale capacità degli occhi di vedere la strada, di vedere il panorama e di godersi tutto. Questo di sicuro è un ottimo buon proposito che mi pongo da oggi! E la cosa mi fa sorridere con soddisfazione.
Bisogna aver davvero il coraggio di amare lasciando andare chi si ama...
domenica 16 ottobre 2016
Tutto cambia in un istante
E' incredibile quanto una semplice lettura, possa trasformare una giornata intera.
E' incredibile quanto una semplice lettura sia in grado di trasformare il tuo stato vitale un po infernale ed affaticato in una sfida emozionante ed un nuovo inizio.
Grazie Eli, per la tua capacità di farmi riflettere su me stesso, sulla tua capacità di farmi sentire veramente mediocre specchiandomi sul tuo impietoso giudizio e sulla tua profonda cecità. Grazie per farmi toccare il fondo della mia esistenza, della mia autostima, perché una volta toccato il fondo mi hai strappato una dolce risata, grande compassione, profondo rispetto e nuovo slancio nel volerti bene!
D'ora in poi sarò l'ingegnere di The Big Bang Theory! :) in effetti mi son sempre visto così bruttino fisicamente... la cosa splendida è vedere come lo stato vitale degli altri sia in grado di farti specchiare sui loro specchi distorti, sui miei specchi distorti, e trasformarmi da cigno in orco, ed ora finalmente di nuovo cigno.
Son meglio di ciò che lei crede d'aver visto, di ciò che la sua memoria ricorda e sulla pelle che ora ripudia, è talmente evidente agli occhi delle persone e soprattutto di me stesso, che non posso far altro che gioire per l'ennesima sfida di migliorarmi ancora di più, di mostrare senza paura ciò che sono, nonostante il giudizio impietoso e parziale che le persone coinvolte emotivamente possono dare.
venerdì 5 agosto 2016
Flying Lotus Feat Thundercat - MmmHmm
Cosa c'è nell'inconscio della sofferenza?
La risposta l'ho avuta in un lampo, durante alcuni pensieri che mi volevano rimandare nel buio: Vogliamo tutti ritornare a scoprire il mistero della nascita. Ho percepito e visualizzato perfettamente quella sensazione di tepore e di accoglienza materna in questi istanti di dolore puro e concentrato. La psiche vuole a tutti i costi farci richiudere, farci riniziare da capo, annullare tutti gli effetti della vita e del karma, ci vuole far riposare.
Effettivamente è così che mi sento tutte le volte quando la sofferenza mi fa chiudere, e "chiudere" non è una parola affatto mal posta: rinchiusi nel tepore del ventre materno, con tutti i suoni ovattati, senza il bisogno di respirare, nel buio che circonda le acque dentro il ventre materno. Chiusi in un uovo, in un guscio... durante la sofferenza tutti vogliamo scappare e rinchiuderci. Avere pace. Chiudere gli occhi e lasciarsi andare.
Ma io son stanco di scappare! Voglio gioire della vita come in un remoto passato ho gioito del ventre materno. L'abbiamo abbandonato perché così abbiamo scelto, per dimostrarci che si può essere felici in maniera responsabile anche fuori dal guscio!
Quanto è dura affrontare le critiche, o le incomprensioni con le altre persone, soprattutto quelle a cui si vuole un mondo di bene. Per fortuna esiste la musica giusta che ti fa riflettere ed uscire dal guscio giusto in tempo!
sabato 23 luglio 2016
Max Gazzè - Vento D'Estate
Estate del 1998, periodo molto strano, di scuole superiori e di estati malinconiche. Ho questa forte impressione e ricordo di una grande malinconia di fondo con la quale vivevo e che mi accompagnava costantemente durante le estati, i soli caldi, l'arsura durante il viaggio per il mare... i miei momenti preferiti. Gli spostamenti ed i viaggi son sempre stati la mia cosa preferita. Mi ricordo ancora a fine scuola, di quando ritornavo in paese con il pulman da Sassari, che osservavo i campi pieni di fieno, giallissimi e bellissimi, ancora da mietere, l'walkman originale che sparava in sottofondo la discografia dei Dream Theater o dei Litfiba in cuffia, tutto rigorosamente in cassetta. Beh non ricordo il perché di questa malinconia, credo c'entrasse l'amore, e questa canzone non ne era la causa ma di sicuro la compagna. So che provo malinconia al pensiero della malinconia del passato, vorrei riprovarla, era una fedele compagna, illusoria, che dava tinte a volte opache e spesso molto vivide e vivaci. Provar malinconia della malinconia... certo che il tempo è volato! Questa estate non so come sarà, ma mi piacerebbe che fosse un po' come quella del passato. I viaggi ci sono, i campi sardi ci saranno, ci sarà il mare, ci saranno posti nuovi da scoprire, Calabrie e Puglie da esplorare. Promette bene!
venerdì 22 luglio 2016
Ulver - All the love
We fear the things
We do not understandThe powers
Of good
And evil
Of the world
The past
The future
The promises
The folly
Of those who died
For nothing
Leaving their wives
And their children
For love
The only thing
That makes us human
venerdì 8 luglio 2016
Eddie Vedder - End Of the Road
Won't be the last
Won't be the first
Find a way to where the sky meets the Earth
It's alright and all wrong
For me it begins at the end of the road
We come and go
Il più grande interrogativo di tutti i tempi. Cosa succede quando rimaniamo davvero soli?
e la solitudine terrena sarà mai meno lieve della morte solitaria?
Fa strano aver a che fare con la morte. Son 10 anni che non vado ai funerali, come promessa nei confronti dei morti che li ricorderò per com'erano e non per la tristezza dei loro cari rimasti.
Poi muore qualcuno vicino a te caro e bisogna rimettere tutto in discussione. Tutte le scelte, tutte le direzioni.
Il buddismo assicura che la vita non finisce, che è solo un flusso, che la morte è solo un grande riposo dopo una vita di fatica, utile come la notte, per far riposare l'essenza della vita e permetterle di ripresentarsi sotto una forma cosciente, in base ad una sola cosa: "la scelta", la scelta di ripercorrere la via, di riniziarla da capo...
Ammetto che provare a credere in questa cosa è molto rassicurante a momenti.. fa quasi smettere di aver paura di vivere...
lunedì 4 luglio 2016
Pink Floyd - High Hopes
Beyond the horizon of the place we lived when we were young
In a world of magnets and miracles
Our thoughts strayed constantly and without boundary
The ringing of the division bell had begun
Along the Long Road and on down the Causeway
Do they still meet there by the Cut
There was a ragged band that followed in our footsteps
Running before time took our dreams away
Leaving the myriad small creatures trying to tie us to the ground
To a life consumed by slow decay
The grass was greener
The light was brighter
With friends surrounded
The nights of wonder
Looking beyond the embers of bridges glowing behind us
To a glimpse of how green it was on the other side
Steps taken forwards but sleepwalking back again
Dragged by the force of some inner tide
At a higher altitude with flag unfurled
We reached the dizzy heights of that dreamed of world
Encumbered forever by desire and ambition
There's a hunger still unsatisfied
Our weary eyes still stray to the horizon
Though down this road we've been so many times
The grass was greener
The light was brighter
The taste was sweeter
The nights of wonder
With friends surrounded
The dawn mist glowing
The water flowing
The endless river
Forever and ever
a presto.
martedì 7 giugno 2016
Una canzone estiva
Ho voglia di una canzone estiva
fatta di chitarre ritmiche
di pasta e riso
di condimenti
di suoni che non sporcano
o che sporcano troppo forte
di un ritornello che esce da una finestra
di una voce molesta
di risate piccole per una barzelletta
una canzone lenta come la mia birretta
come una passeggiata
tra le onde del mare
come una marmellata e del pane già insecchito
come una serenata
in un tramonto già finito
una canzone estiva
come sabbia sui gommoni
una canzone estiva che si può canticchiare
una canzone estiva che non ha la pretesa di farsi ricordare
fatta di chitarre ritmiche
di pasta e riso
di condimenti
di suoni che non sporcano
o che sporcano troppo forte
di un ritornello che esce da una finestra
di una voce molesta
di risate piccole per una barzelletta
una canzone lenta come la mia birretta
come una passeggiata
tra le onde del mare
come una marmellata e del pane già insecchito
come una serenata
in un tramonto già finito
una canzone estiva
come sabbia sui gommoni
una canzone estiva che si può canticchiare
una canzone estiva che non ha la pretesa di farsi ricordare
venerdì 6 maggio 2016
Non è mica un Giovedì qualsiasi
I soprannomi siamo sempre noi che decidiamo di riceverli, e non sono solo gli altri a volerceli dare. I discorsi non ascoltati non sono mai esistiti, così come le parole mai approfondite. Ci son sempre delle soglie che vanno varcate prima che le cose o le persone esistano effettivamente...
le soglie tipicamente son definite da sofferenze e limiti personali di tutte le persone coinvolte in una relazione, mai solamente quelle di uno solo. Sennò sarebbe come dire che le relazioni dipendono solo da una persona sola... e allora che relazioni sarebbero? sarebbero binari a senso unico.
Tutte le volte che mi sento abbandonato da qualcuno è perché in realtà non sono mai stato afferrato del tutto... son stato solo una giacca scivolata dalle mani sull'orlo di un dirupo. Bisogna sempre tenerle a mente queste cose. Quando le persone non hanno il coraggio di accettarti totalmente per come sei fatto, non ti hanno mai preso, si sono solo illuse di averlo fatto, e quando le difficoltà diventano soggettivamente forti, eccole che cadono e vengono disperse dal vento come polvere, e man mano scivolano verso i ricordi. Per fortuna i ricordi che rimangono sono solo quei frammenti piacevoli, così che dopo un po', dopo il giusto tempo, tutte le relazioni son state tutto sommato piacevoli... sarà che ci si dimentica sempre di quanto era affilata l'unghia del dito che ti è entrato nel culo. Giusto per dirlo con un francesismo. Ci si ricorda solo di quanto era bello colorato lo smalto.
Nuovo giro, nuova corsa! Son io il Giovedì, non chi l'ha pronunciato per la prima volta, rimettendo insieme dei pezzi che erano solo miei. Pezzi che mi appartengono e che solo io posso riunire.
venerdì 1 aprile 2016
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