giovedì 8 gennaio 2015

Il disarmo interiore

Quello che è successo oggi in Francia mi ha scosso non poco, mi ha proprio fatto provare un senso di compassione profonda nei confronti degli islamici, degli integralisti, dei morti nel massacro del Charlie Hebdo e per un attimo, son sincero, mi ha fatto vacillare non poco... vacillare sull'idea di rivoluzione umana che ho in testa, vacillare sul pensiero che l'umanità possa farcela a superare la propria piccola personalità e trasformarsi in una razza piena, profondamente legata alla terra, alla propria stirpe, al proprio sangue e spirito umano.
Uno dei tanti miei obiettivi personali di quest'anno all'apparenza è molto piccolo, ma alla luce di quanto successo oggi assume un significato ed una importanza ancora più radicale: voglio smettere di bestemmiare. 
E' tutto partito dal fatto molto semplice che è un vizio che non mi è mai appartenuto, totalmente antiestetico, lontanissimo dai miei schemi comunicativi, ma che si è radicato in maniera un po' profonda. Ed io voglio saper comunicare, voglio saper rispettare il prossimo, voglio riuscire a non mettere in difficoltà chi mi sta attorno, voglio rispettare le idee ed il pensiero diverso dal mio anche se a volte, come nel caso delle religioni, mi viene così difficile.
Voglio disarmarmi nei confronti delle religioni, a partire dalla mia, a partire dal fastidio che a volte posso provare nei confronti di alcune cose che non capisco, continuando poi a disarmarmi nei confronti del cristianesimo e di tutto ciò che anticipa o segue in qualche modo...
E' impossibile pensare di riuscire a fare la rivoluzione umana se prima non ci disarmiamo interiormente nei confronti di ciò che ci sembra stupido, inutile oppure addirittura offensivo e pericoloso...son spesso solo giudizi, anche se credo fermamente che le religioni teistiche siano veramente pericolose per il genere umano, che siano principalmente LIMITANTI e quindi di fatto pericolose, capaci di far entrare il buio e la superstizione nei cuori delle persone già ampiamente oscurate dalla propria personale oscurità interiore. Il fatto di essere certo che dio non esista, il fatto di essere certo che non c'è stato un inizio del tutto, che SIAMO da sempre e SAREMO per sempre, non può portarmi però a insultare e mancare di rispetto nei confronti di idee tutto sommato logiche per quanto siano medievali.. perché è logico che la gente abbia bisogno di aggrapparsi a qualcosa di esterno come Dio, che abbia bisogno di aggrapparsi a dei precetti, a dei comandamenti... è l'antico problema dell'essere umano: Non credere fermamente nelle proprie infinite capacità. 

E' difficile continuare a credere nell'umanità quando là fuori c'è gente che gioca con la penna, c'è gente che gioca con i kalashnikov, senza alcun rispetto per la vita umana, ma è un dovere morale continuare a credere fermamente, ad essere certo che l'essere umano ce la può fare, non senza incredibili sforzi ed indicibile apertura mentale e di cuore. E' proprio un dovere morale. Non possiamo e non dobbiamo e non vogliamo mollare ora. 

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