domenica 19 luglio 2015
Tool - Prison Sex
Sesso da, paura toglie. Paura da, sesso toglie.
nel gioco delle paure, dell'animalità e del volersi bene nel trovare i segni che sia reale, tutti perdono.
lunedì 18 maggio 2015
Omar il marocchino
Sembra così irreale a volte la grande felicità che uno
prova, confusa e attratta dalla mente, capace di rovinare tutto in così breve
tempo, così tanto breve da rendere la felicità irreale... come se non si
riuscisse in tempo a viverla ed a conservarne il ricordo...
Ti capita di ritornare a casa, a piedi dopo tanto tempo,
tenendo la bici in mano con la voglia di fare una passeggiata al rientro da una
riunione buddista, sentire una voce che ti richiama dall’angoscia dei pensieri
chiusi e rimanere lì a goderti l’aiuto rivolto ad una persona che ha chiesto
aiuto proprio a te... proprio nel giorno in cui hai deciso di tenere la
bicicletta in mano, di andare a velocità umane così che magari gli altri possano
raggiungerti e salvare te...
È così che nasce uno shakubuku, perchè vuoi condividere la
felicità.. magari una felicità tanto nascosta, nascosta così bene da gustartela
solo dopo che l’evento è ormai finito... come un sapore lasciato dall’ultimo
togo che si è sciolto in bocca, sapendo che sarebbe stato l’ultimo togo...
Ora un treno lo attende per milano, como e poi la svizzera,
un filo meno affamato almeno per oggi, al riparo dallo stato che vuole rimandarlo a
casa... Omar il marocchino e Stefano il sardo in un abbraccio che mi dispiace non
averlo goduto fino in fondo..quasi...
Spero di ricevere presto la telefonata del suo arrivo...
Settimane passate a nascondersi dalla vita, in preda alla
vergogna, al rimorso, ai rimpianti e la vita affamata di vita raggiunge te...
attendevo queste lacrime da settimane... finalmente siete arrivate
domenica 17 maggio 2015
venerdì 8 maggio 2015
Schism
I know the pieces fit cause I watched them fall away
Mildewed and smoldering, fundamental differing,
Pure intention juxtaposed will set two lovers souls in motion
Disintegrating as it goes testing our communication
The light that fueled our fire then has burned a hole between us so
We cannot see to reach an end crippling our communication.
I know the pieces fit cause I watched them tumble down
No fault, none to blame it doesn't mean I don't desire
To point the finger, blame the other, watch the temple topple over
To bring the pieces back together, rediscover communication
The poetry that comes from the squaring off between,
And the circling is worth it
Finding beauty in the dissonance
There was a time that the pieces fit, but I watched them fall away
Mildewed and smoldering, strangled by our coveting
I've done the math enough to know the dangers of our second guessing
Doomed to crumble unless we grow, and strengthen our communication
Cold silence has a tendency to atrophy any sense of compassion
Between supposed lovers
Between supposed lovers
And I know the pieces fit
venerdì 1 maggio 2015
Della fiducia e dell'oscurità delle persone.
E' incredibile. E' incredibile tutto lo schifo che è riuscita a tirarmi fuori in poche settimane finali. E' incredibile essere trattato alla fine solo come un taccuino di errori. E' incredibile che una persona non si prenda la responsabilità di evitare di stuzzicare il lato oscuro delle persone e che poi non lo ammetta. E' incredibile che le persone non riescano davvero a lasciarsi andare fino a questo punto, fino a vivere di assoluti ed a necessitare solo ed esclusivamente le scuse. Scuse sicuramente doverose, ma vissute come uno stallo alla messicana: senza scuse tu non andrai oltre, non meriti niente. Senza scuse non si avrà fiducia, nemmeno il briciolo indispensabile per trattare le persone con un filo di umanità in più.
Ho dentro una delusione incredibile. Mai ero stato frainteso fino a questo punto, e la causa di questo non può essere solo mia. Qui c'è proprio il bisogno di andare oltre le parole, di avere fiducia ALMENO delle parole che uno pronuncia. Poi i fatti son necessari, ma la fiducia pure in un rapporto.
Qui non si sta ad elemosinare la presenza di nessuno. Vuoi avermi nella tua vita? Bene, "da qui ed ora", senza vivere di rinvangamenti solo perché ti devi appigliare a delle parole rimescolate a tuo piacimento solo perchè ti fa comodo smettere di lasciarti andare, smettere di pensare che nella situazione ci sei in mezzo anche tu e che è anche tua responsabilità per smettere di maltrattare e provocare le parti oscure. Poi lo schifo l'ho tirato fuori e sinceramente va più che bene così! Crescerò per conto mio, di sicuro senza di lei, che non è stata in grado di fare altro che stuzzicare l'oscurità nel periodo finale. Questo voleva, questo voleva dimostrare, questo ha dimostrato. D'altronde, chi provoca trova sempre la risposta che cercava. Ma di sicuro non la risposta reale. Almeno non totalmente reale.
Ho dentro una delusione incredibile. Mai ero stato frainteso fino a questo punto, e la causa di questo non può essere solo mia. Qui c'è proprio il bisogno di andare oltre le parole, di avere fiducia ALMENO delle parole che uno pronuncia. Poi i fatti son necessari, ma la fiducia pure in un rapporto.
Qui non si sta ad elemosinare la presenza di nessuno. Vuoi avermi nella tua vita? Bene, "da qui ed ora", senza vivere di rinvangamenti solo perché ti devi appigliare a delle parole rimescolate a tuo piacimento solo perchè ti fa comodo smettere di lasciarti andare, smettere di pensare che nella situazione ci sei in mezzo anche tu e che è anche tua responsabilità per smettere di maltrattare e provocare le parti oscure. Poi lo schifo l'ho tirato fuori e sinceramente va più che bene così! Crescerò per conto mio, di sicuro senza di lei, che non è stata in grado di fare altro che stuzzicare l'oscurità nel periodo finale. Questo voleva, questo voleva dimostrare, questo ha dimostrato. D'altronde, chi provoca trova sempre la risposta che cercava. Ma di sicuro non la risposta reale. Almeno non totalmente reale.
lunedì 6 aprile 2015
Sei disposto anche a soffrire per diventare felice?
BAM. Ecco uno dei punti cardine. Ti si sbatte la porta in faccia e poi si apre di colpo, e lì davanti ce la risposta, la tua risposta.
Tempo fa avevo gli occhi abbastanza chiusi, non filtrava molta luce.. ora un poco più aperti. Ma quanto? Non tanto... perché non ho il coraggio di rispondere a questa domanda. La domanda per eccellenza nella mia vita.
Un'ora fa le ho detto che non voglio soffrire. E mi ritrarrò in funzione di questo? Io cosa voglio? io cosa voglio? ancor prima di lei cosa vuole, io cosa voglio? cosa voglio a prescindere da tutto... davvero la risposta è "io non voglio soffrire"? il nocciolo fondamentale dell'effetto che io non riesco a lasciarmi andare sentimentalmente a meno che non ho una persona semplice davanti, o una sfida facile... forse è questo?
Di chi ci si innamora? di chi si sceglie di innamorarsi... delle persone semplici al punto giusto? ne troppo, ne poco... le sfide diciamo raggiungibili...
io mi voglio sfidare con lei.. lo sto già facendo, al punto da ritirare man mano tutte le affermazioni fatte, perché d'altronde la verità è che io voglio una relazione, non una storia... e voglio che ci sia la possibilità di avere una relazione... anche lei lo vuole... anche se ne ha paura...
avrò il coraggio di lasciarmi andare a prescindere da tutto?
voglio rispondere si. voglio rispondere si.
Tempo fa avevo gli occhi abbastanza chiusi, non filtrava molta luce.. ora un poco più aperti. Ma quanto? Non tanto... perché non ho il coraggio di rispondere a questa domanda. La domanda per eccellenza nella mia vita.
Un'ora fa le ho detto che non voglio soffrire. E mi ritrarrò in funzione di questo? Io cosa voglio? io cosa voglio? ancor prima di lei cosa vuole, io cosa voglio? cosa voglio a prescindere da tutto... davvero la risposta è "io non voglio soffrire"? il nocciolo fondamentale dell'effetto che io non riesco a lasciarmi andare sentimentalmente a meno che non ho una persona semplice davanti, o una sfida facile... forse è questo?
Di chi ci si innamora? di chi si sceglie di innamorarsi... delle persone semplici al punto giusto? ne troppo, ne poco... le sfide diciamo raggiungibili...
io mi voglio sfidare con lei.. lo sto già facendo, al punto da ritirare man mano tutte le affermazioni fatte, perché d'altronde la verità è che io voglio una relazione, non una storia... e voglio che ci sia la possibilità di avere una relazione... anche lei lo vuole... anche se ne ha paura...
avrò il coraggio di lasciarmi andare a prescindere da tutto?
voglio rispondere si. voglio rispondere si.
mercoledì 18 marzo 2015
L'arroganza del voler salvare il prossimo senza salvare se stessi
Quanto è difficile essere coerenti? soprattutto quando si è una persona dinamica, soprattutto quando la propria persona attraversa con dinamicità e rapidità incredibile lo scorrere della vita, quando si può cambiare idea da un istante all'altro sotto la forte spinta di uno stimolo oggettivo o di una verità oggettiva che ti convince... quanto è difficile apparire coerenti agli altri in una vita dinamica?
sia chiaro: non è facile manco per un cazzo vivere con coerenza quando si è così dinamici. Perché essere fraintesi o stimolare le debolezze degli altri è questione all'ordine del giorno, perché sei sicuro che quando qualcuno avrà a che fare con te ne subirà la pesante influenza, della quale ti devi anche prendere il 50% della responsabilità. La responsabilità di essere come si è: un destabilizzatore. E' questo forse il mio karma più profondo, la mia missione? Destabilizzare la vita delle persone a me più care... quando arriverà il momento in cui qualcuno destabilizzerà me? che mi farà perdere il controllo? Quando sarà possibile vivere qualcuno che mi priva di ogni certezza, che mi fa rimettere in gioco totalmente di nuovo da capo?
ma sinceramente mi sono anche vagamente rotto i coglioni. Son bravo ad essere coerente, e son bravo anche a non esserlo. Mi son rotto il cazzo di usarmi come una banderuola per far capire a tutti come cazzo si vive, quando io stesso non riesco a seguire il mio stesso esempio. O almeno non riuscivo.
Ora seguo la mia strada, che è molto più liscia di com'era tempo fa, che è molto più sensata degli ultimi 7 anni di vita pisana, ma che comunque si conserva all'apparenza priva di senso... priva di una logica, una vita che fino ad ora è trascorsa ad aiutare gli altri senza che loro me l'abbiano chiesto... non è forse arroganza questa?
sia chiaro: non è facile manco per un cazzo vivere con coerenza quando si è così dinamici. Perché essere fraintesi o stimolare le debolezze degli altri è questione all'ordine del giorno, perché sei sicuro che quando qualcuno avrà a che fare con te ne subirà la pesante influenza, della quale ti devi anche prendere il 50% della responsabilità. La responsabilità di essere come si è: un destabilizzatore. E' questo forse il mio karma più profondo, la mia missione? Destabilizzare la vita delle persone a me più care... quando arriverà il momento in cui qualcuno destabilizzerà me? che mi farà perdere il controllo? Quando sarà possibile vivere qualcuno che mi priva di ogni certezza, che mi fa rimettere in gioco totalmente di nuovo da capo?
ma sinceramente mi sono anche vagamente rotto i coglioni. Son bravo ad essere coerente, e son bravo anche a non esserlo. Mi son rotto il cazzo di usarmi come una banderuola per far capire a tutti come cazzo si vive, quando io stesso non riesco a seguire il mio stesso esempio. O almeno non riuscivo.
Ora seguo la mia strada, che è molto più liscia di com'era tempo fa, che è molto più sensata degli ultimi 7 anni di vita pisana, ma che comunque si conserva all'apparenza priva di senso... priva di una logica, una vita che fino ad ora è trascorsa ad aiutare gli altri senza che loro me l'abbiano chiesto... non è forse arroganza questa?
venerdì 30 gennaio 2015
L'Arte del Sogno
Quali sono gli ingredienti migliori per fare un buon sogno? Di sicuro la cosa migliore è prendere la realtà e distorcerla e plasmarla per incontrare esattamente le proprie necessità del momento. Ed allora immagini lei, ti addormenti pensando alle sue risposte, ti culli fantasticando di affondare le dita tra i suoi capelli...
Questo film non lo vedevo da un po'. L'ho lasciato scorrere per un pezzo, nel dimenticatoio, forse perché mi ha sempre troppo ricordato me stesso. Io che distorco la realtà per adattarla alla mia misura, perché son passati un po' di anni nei quali ho preferito i sogni alla realtà, passare lunghe giornate a letto fantasticando e controllando i sogni ad occhi aperti e poi chiusi.
Ora com'è? Beh com'era allora. Preferisco i sogni che diventano realtà. Ma ancora di più preferisco la realtà sorprendente e scoprire che magari non son stato in grado di leggerla per come realmente è!
E' solo che ci vuole un sacco di coraggio a preferire la realtà ai sogni, e ce ne vuole ancora di più nel rendere un sogno realtà. Ma è quello che voglio fare! Voglio una splendida e pura realtà! ...anche perché rivedere questo film mi ha reso malinconico al pensiero di com'ero...al pensiero delle mie tendenze amanti della malinconia e delle sensazioni ed emozioni forse un po' patinate, della musica dalle note lascive e via dicendo...
giovedì 29 gennaio 2015
L'Ultima Mezzora - John Coltrane
L'Ultima Mezzora della Domenica - 25/01/2015 - A night with John Coltrane by Radiocicletta on Mixcloud
L'Ultima mezzora sta diventando per me sempre di più un laboratorio nel quale sperimentare la mia vera voce e via far emergere ancora l'entusiasmo nei confronti della radio e della comunicazione.
Non è facile comunicare quando si è soli davanti al microfono. Così come non è facile ascoltare quando si è in compagnia. Come al solito le questioni chirali e le dualità sono stupefacenti!
Preparare questa puntata non è stato complicato, ma nemmeno troppo semplice, principalmente per la causa che l'ha generata: la svogliatezza e la mancanza di tempo. E' stato facile scegliere tra i temi più semplici che potevo affrontare, ma come al solito non è semplice esporli. Il microfono ti porta sempre davanti all'annosa scelta se falsificare in qualche modo la voce o se far emergere quella vera, senza avere la possibilità di feedback da parte degli ascoltatori, degli interlocutori. Non sai cosa susciterà la tua voce priva di vista e tatto. Non sai se riuscirai ad essere chiaro, e nel momento in cui questi dubbi si insinuano nella voce la lingua tentenna, le labbra balbettano o approssimano delle parole, dei concetti chiari nella mente ma che vengono filtrati dall'imbuto del giudizio su se stessi. E' come essere nudi davanti allo specchio degli interrogatori. Tu sai e non sai se dietro c'è qualcuno. Sai solo che devi essere te stesso per farti scagionare dalle accuse.
La cosa assurda di John Coltrane è la dicotomia tra la sua vita totalmente sbandata e la capacità per niente banale di riordinare le idee all'interno di un pezzo. Certo alcuni suoi pezzi a primo impatto sembrano totalmente randomici, basti pensare a Giant Steps o My favorite things (pezzo non suo, ma grandissimo riarrangiamento) dove il sassofono esplode e proietta i suoi frammenti ovunque, trafiggendo persone e cose, creando il panico per quello che sembra il botto ed il caos. In realtà ad ascoltarli bene sono incredibilmente ordinati, schizzati certo, ma totalmente densi di logica.
Non è affatto una cosa banale, considerando il fatto che una vita sbandata fa sbandare qualsiasi lato che impregna, arte compresa. Il caos ti controlla sempre, perché è così che hai deciso.
martedì 13 gennaio 2015
L'ultima mezzora della domenica (pt.1)
Che bello riprendere a far radio ed esprimersi in maniera libera e spontanea, senza farsi troppi problemi dell'accento, delle cose da dire in diretta, lasciando che sia un flusso che non nasconda la musica da passare
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